L’evento tenutosi giovedì 28 Settembre 2017 presso Villa La Tassinara ha riscontrato un notevole successo a livello di partecipazione e di interesse per gli argomenti trattati.

Scarica in formato PDF le slide delle presentazioni:

Coagulazione ed impostazione tecnologica della cagliata dei formaggi duri italiani” , Dr. Dario Casali.

Eterofermentanti nella filiera del Grana” ,Dr. Gian Antonio Zapparoli

Cellule somatiche nel latte e resa casearia“,Professore Andrea Summer

 

Chiediamo al Dr. Gian Antonio Zapparoli, del Centro Sperimentale Lattiero Caseario di Carpaneta, un parere in merito all’incontro che si è concluso.

Quali sono le sue impressioni in merito al seminario che è stato organizzato?
Seminario molto interessante anche per la varietà dei temi trattati; ottima la partecipazione e la qualificazione dei tecnici presenti tra il pubblico; molti si aspettavano di poter avere gli “atti”in cartaceo ma, si è ovviato con l’invio dei PDF. Soddisfazione per le numerose richieste di approfondimento. Bellissima location e impeccabile organizzazione di accoglienza e buffet.

Nella sua esperienza, quanto il problema dello sviluppo della flora eterofermentante nella produzione di formaggi duri ha rappresentato una complicazione?
Dal mio “osservatorio” oggi se, nel Grana Padano, si manifesta un difetto di tipo microbiologico, è quasi sempre da imputare allo sviluppo di eterofermentanti; nel comparto del Parmigiano-Reggiano è un difetto raro ma, la casistica oggi è in aumento per le mutate dimensioni e organizzazione delle stalle. Vorrei sottolineare anche che spesso il difetto è attribuito allo sviluppo di altri anticaseari o addirittura confuso con difetti strutturali (nel caso di fermentazioni tardive) in quanto non sempre vengono svolte specifiche analisi diagnostiche (leggi A.G.V. per via cromatografica).

Ritiene utile ed opportuno l’organizzazione in futuro di eventi di questo genere per  trattare le problematiche inerenti alle produzioni lattiero casearie?
Assolutamente si, sono occasioni importanti per fare corretta informazione/formazione e per consolidare l’immagine, non solo commerciale, ma anche scientifica del brand; a mio avviso la cadenza potrebbe essere annuale. Le tematiche potrebbero essere suggerite anche dai “clienti” in base a questionari specifici raccolti durante l’anno per dimostrare l’interesse alle esigenze e problematiche maturate in produzione.